Phil Vassar, la voce della Virginia

pubblicato in: The Giants

Protagonista assoluto dello scorso anno in Italia al Vohera Country Festival è stato il cantante e musicista virginiano Phil Vassar, amatissimo anche nel nostro Paese per le sue esecuzioni travolgenti, per una voce squillante e inconfondibile accompagnata dall’immancabile pianoforte, per la sua personalità ricca di brio e di contagiosa simpatia.
Dunque una tre-giorni come la si aspettava, forse ancora migliore del previsto.
Veniamo dunque al mattatore dell’evento, giunto in Italia per deliziare i tantissimi fans accomunati in un autentico delirio. Questo il commento più significativo còlto da una di loro’: “Per me si avvera un sogno. Poterlo vedere e sentirlo cantare non mi par vero. Quando lo ascolto ecco che comincio a volare, non solo con le gambe ma con tutta me stessa, con cuore e anima. E’ un personaggio fantastico, dotato di qualità vocali assolutamente uniche”.
Qualche immancabile nota storiografica. Il nostro Phil ha iniziato la propria carriera musicale a Nashville, e a partire dal ’99 nel giro di pochi anni ha collezionato affermazioni di ogni tipo, scrivendo brani per Tim McGraw, Collin Raye, Alan Jackson, Joe Dee Messina e altri ancora, ricevendo poi il premio ‘Country Songwriter of the Year’ dalla Società Americana di Compositori, Autori ed Editori. E ancora, prime posizioni nelle varie classifiche grazie a diversi brani singoli quali ‘In A Real Love’, ‘Carlene’, ‘Just Another Day In Paradise’, ‘Six-Pack Summer’ e ‘That’s When I Love You’.
Due anni dopo, siamo nel 2011, un ulteriore passo in avanti grazie alla collaborazione di Phil con la nuova etichetta Rodeowave Entertainment: i successi si susseguono.
Passo dopo passo, il nostro artista esprime sempre al meglio il proprio talento naturale con risultati travolgenti. Va citato a tale proposito l’immancabile ‘Love Is Better – Amazing Grace’, un recente pezzo affascinante e travolgente amatissimo e sempre richiesto dagli appassionati di Line Dance: “per noi questo brano è la sua icona” sostengono parecchi di loro.
Ma passiamo alla sua voce, questa volta non cantata ma parlata:
Dopo sei anni rieccomi in Italia per la seconda volta. E’ davvero un autentico piacere rendermi conto del calore e della passione che vi caratterizza. Qui mi sento come a casa mia, perché la vostra accoglienza e l’entusiasmo sono fantastici e mi caricano come una molla. Il vostro Paese è famoso in tutto il mondo per una tradizione musicale davvero unica, che spazia dalla lirica alla classica, dal genere melodico al Rock. Mi rendo conto che anche il Country da un po’ di tempo sta andando alla grande, e per uno come me che gli dedica la vita è motivo di orgoglio e grande soddisfazione”.
Finora hai prodotto sei album, e ogni anno ti esibisci in quasi centocinquanta concerti. Quali i tuoi progetti futuri?
Proseguire su questa strada ovviamente. Il mio scopo sta nel trasmettere forti sensazioni, allegre o tristi, in chi apprezza i miei messaggi musicali. Evocare in chi ascolta sentimenti propri dell’animo umano con parole che fanno meditare. E’ poi compito della musica completare il quadro”.

Il Texano

 

 

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