The Doc, l’animo della Country Music classica

pubblicato in: The Giants

Grande successo ha suscitato il concerto live di Guido Tempia Valenta, in arte ‘The Doc’, esibitosi sabato 19 gennaio al Renegade Saloon in occasione della festa organizzata dalla Route 66 Country Friends per celebrare la ricorrenza del secondo anniversario di rinascita. Una performance emozionante, che ha ripercorso arie divenute famose grazie a cantanti-artisti del calibro di Willie Nelson, Waylon Jennings, Johnny Cash, John Denver, Thoby Keith. Ottima intonazione nei registri basso, medio e alto, hanno caratterizzato la sua performance canora in stile Western dinanzi ad un pubblico partecipe.

‘The Doc’ (nome che ricorda al contempo il suo lavoro e il leggendario giocatore d’azzardo nello storico film ‘Sfida all’OK Corral’) è un medico dentista torinese che svolge la libera professione a Carignano, ed è Tutor presso il reparto di Patologia Orale dell’Ospedale San Luigi di Orbassano.

La sua grande passione? La musica fin dalla tenera età di undici anni, quando iniziò a ‘strimpellare’ una chitarra ricevuta in dono e poi suonando il pianoforte della nonna.
Sono cresciuto con i Genesis, EL&P, Yes, King Crimson, i Pink Floyd, ma anche con John Denver, James Taylor e gli Eagles” racconta.

Nel ’94 ha dato origine al ‘Progetto Euphonìa’, una Band di otto elementi che ha ripercorso le tappe salienti dei Pink Floyd con uno spettacolo itinerante in Italia e all’Estero fino a vincere il Carlsberg Award, abbinato agli Europe MTV Awards, nel novembre del 2000 a Stoccolma.

Quanto alla musica targata USA, nel corso di oltre una quindicina di viaggi in veste di ricercatore presso l’Università di Torino e per puro diletto, è venuto a contatto con i mostri sacri che si esibivano nei locali caratteristici (dal Michigan alla California, da New York alla Florida al Texas), assaporando la tipica espressione Country. “Nel ’93, allo Sloppy Joe’s Bar di Key West in Florida, tanto caro ad Ernest Hemingway, sono salito sul palco improvvisando con i musicisti del locale alcuni brani degli Eagles: sensazioni che non si possono dimenticare e che restano dentro per sempre” ricorda con nostalgia frammista ad emozione”.

Dal 2008, questo artista sui generis ha intrapreso l’attività di solista contemporaneamente ad altri progetti musicali. Dopo aver autoprodotto tre album (American Country Songs – Back Folsom Prison – I Love This Bar), ‘The Doc’ si propone dal vivo come ‘One Man Band’, accompagnando la propria voce con la chitarra e l’ausilio tecnologico dell’informatica.

Ascoltandolo si rimane stupiti e, per i ‘vecchi’appassionati delle musiche tipiche degli Stati del Sud, commossi.

 

Il Texano

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