Gene Autry? Con voce e chitarra avrebbe tirato una fucilata al Coronavirus

pubblicato in: The Giants

E’ chiaramente un momenti difficile per tutti. Ma la cosa più importante in questi delicati frangenti sta nel non mollare, ricordando che dopo la pioggia ritorna il sole (speriamo presto!).
Mi viene in mente un famoso cantante Country del passato: si chiamava Gene Autry.
Era nato a Tioga in Texas nel 1907. Cresciuto in una fattoria, era un abile cavallerizzo fin da piccolo, tanto che alla tenera età di 15 anni girava il West all’interno di uno spettacolo pubblicitario itinerante cantando accompagnandosi con una chitarra: la manifestazione si chiamava ‘Medicine Show’. All’interno di essa non si eseguivano solo arie dal sapore tipicamente western, ma si vendevano i cosiddetti ‘farmaci miracolosi’.
La sua verve musicale, e soprattutto umana, era rivolta in particolare a chi non si trovava in grande salute, regalando ai meno fortunati momenti di sollievo psicologico e di allegria.

Già, nei periodi complicati (come quello che stiamo vivendo), l’allegria induce alla speranza: due stati d’animo che riescono a travalicare le preoccupazioni di qualsiasi genere esse siano, anche riferendosi alla salute. Il brio, la vivacità di Gene, la positività e il buonumore si rivelarono contagiosi, tanto che si trattò di un successo immediato, basti ricordare che il suo primo disco vendette un milione di copie.
E’ interessante notare che la sua carriera discografica iniziò pochi giorni prima del crollo di Wall Street con le vendite di dischi che andarono ovviamente a picco, ma quelle della American Record Company, proposte a prezzi stracciati tramite posta e nelle catene dei supermercati, ne trassero vantaggio, compreso il nostro ‘eroe’ che faceva parte della scuderia.

Seattle Packing Company-Bar-S Brand, Public domain, via Wikimedia Commons

Una delle prime composizioni originali di Autry fu un brano di grande attualità per quel periodo: “The Yodelin’ Hobo”. Per tornare ‘ai momenti bui’, anche i senzatetto, vagabondi che vivevano di espedienti (gli hobos) e attraversavano i paesi saltando a scrocco sui treni merci, lo cantavano felici grazie ad un messaggio musicale assolutamente positivo e rassicurante. Un autentico dono verso chi era vittima della sofferenza.
Gene debuttò successivamente come protagonista in alcuni film western convenzionali (quattordici pellicole in tutto).
In sostanza, Autry è stato l’unico artista dello spettacolo a ottenere tutte e cinque le stelle dell’Hollywood Walk of Fame per radio, cinema, televisione, teatro e discografia.
Un personaggio eccezionale, che, al di là della voce e della presenza scenica, sapeva inculcare la voglia di vivere. Se si prospettava un problema da risolvere imbracciava metaforicamente la colt o il winchester ed eliminava il guaio.
A quei tempi non c’era il Coronavirus, ma le brutte questioni che parevano insormontabili erano più che mai presenti.
Quindi un esempio da conoscere e imitare da parte di tutti noi: una fucilata e il Coronavirus se ne va all’inferno. Almeno nella nostra mente.

Il Texano