L’importanza fondamentale del cuoco del Far West

pubblicato in: The Giants

Nel vecchio West la figura del cuoco era a dir poco fondamentale, in quanto, oltre a curare l’aspetto delle cibarie, svolgeva una serie di lavori essenziali, per noi incredibili.
Il cookie (cuoco) di un gruppo di cowboys era infatti padrone assoluto di tegami e pentole, dei menu e della vita di accampamento.

Dopo il ranchero, il cuoco era la persona più importante del ranch. Basti pensare che durante lo spostamento delle mandrie, dipendeva da lui il benessere degli uomini che percorrevano a volte centinaia di miglia.
Il nostro, si alzava di primo mattino e andava a dormire per ultimo.
Un buon cuoco conosceva bene le esigenze dei suoi amici e compagni di viaggio intenti ad affrontare i problemi di un clima caldo a volte asfissiante, e per contro la stagione fredda e piovosa con tutte le difficoltà che gli sbalzi di temperatura potevano creare. Quindi si comportava di conseguenza.

E veniamo al dunque, cioè ad aspetti che oggi quasi nessuno, o pochissimi, conoscono. Oltre al lavoro che gli era proprio, fungeva da barbiere facendo la barba e tagliando i capelli ai cowboys, estraeva le pallottole dalle ferite, medicava i malati, preparava farmaci, tinture e pomate. Si distingueva come guida per i carri, e dimostrava di essere un duro in ogni circostanza, sapeva infatti usare le armi. Era pure sellaio, fabbro, preparava e aggiustava i ferri per i cavalli. All’occorrenza, si improvvisava dentista e amministrava i soldi e i risparmi dei cowboys. Nei momenti più rilassati, quando era possibile concedersi qualche ora di libertà, narrava storie, suonava la chitarra e il violino divertendo i presenti.

Ma non è finita: fungeva da arbitro nel corso degli scontri ed era allibratore per le scommesse. Ricopriva il ruolo di giudice, di accusatore e difensore durante i litigi.
Era pure sarto e calzolaio riguardo agli stivali. Fungeva da geologo e prevedeva le condizioni atmosferiche. Dalla conformazione dei terreni stabiliva inoltre con una certa precisione dove si poteva trovare acqua oppure no. Osservando l’orizzonte, intuiva l’arrivo di possibili piogge o il sopraggiungere di una tempesta di sabbia.
Scriveva lettere e leggeva la Bibbia. All’occorrenza seppelliva i morti.

Ma la sua grande, immensa passione rimaneva l’accurata preparazione del cibo.
Tutto questo ai giorni nostri può farci sorridere. o farci rimanere increduli, a quanto esposto, ma era pura e sacrosanta realtà per quei tempi. Tempi quasi antichi e assolutamente diversi. MA VERI.

Il Texano