Le danze dei Nativi Americani e dei Cowboys: un segno di onore, di lealtà e di gioia

pubblicato in: The Giants

Danzare è sinonimo di spensieratezza, divertimento e animazione.

L’essere umano si esibisce da secoli in questo movimento di allegria, festosità e brio.

Riferendoci ai Nativi Americani, gli Indiani tanto per intenderci, vanno rispolverate alcune danze tipiche di questo popolo, antico e ricco di fascino da noi conosciuto tramite la filmografia.

DANZA DEL DA’ VIA

Era un’usanza culturale dei Comanches che riguardava il ritorno di un giovane guerriero fattosi onore, e che il padre intendeva festeggiare. Ogni membro della famiglia si ornava di tutto ciò che le apparteneva. Invitava amici e parenti: danzatori che avevano l’opportunità e addirittura il diritto di portare via le cose preziose, e conservare ciò che a loro più piaceva. Un rituale che poteva anche mettere in ginocchio la famiglia organizzatrice, ma che dimostrava quanto poco valesse la proprietà, e quanto importanti fossero le imprese dell’uomo, in quel caso di un ragazzo. Ritornando alla danza, il giovane guerriero da quel momento diventava un adulto onorato che prometteva di essere coraggioso, onesto, ospitale e leale nei confronti della sua tribù.

DANZA DEL SOLE

Era una danza di cerimonia che gli Indiani delle tribù del Nord della Prateria, e circa di una dozzina di altre tribù, eseguivano per ben otto giorni verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate.

Il perimetro del campo simboleggiava l’orizzonte e l’universo, con una grande tenda a rappresentare il centro della terra. In un primo momento il governo degli Stati Uniti aveva proibito questa manifestazione per via di alcune mutilazioni che venivano effettuate nel corso della cerimonia, ma in seguito venne di nuovo permessa, e ancor oggi è solennizzata da alcune tribù.

DANZA ASSINIBOINES MEDICINE LODGE

Apparteneva alla famiglia dei Sioux. Tra Canada e Montana, veniva preparata con molta cura proprio nell’attuale periodo dell’anno. Nel corso della cerimonia, per due giorni e due notti si doveva restare a digiuno. Si pregava L’Uccello dei Tuono, cioè il ‘dio della pioggia’ ringraziandolo per i beni concessi nel passato, e gli si richiedeva lunga vita, prosperità e fortuna in guerra.

Nel corso dell’evento alcuni ammalati erano curati dallo stregone. Era anche d’uso la ‘Danza del Cavallo’, durante la quale si pregava per avere e proteggere tanti e buoni cavalli.

Con canti rituali si fumava la ‘pipa delle cerimonie’ in direzione della Terra, del Sole e dell’Uccello del Tuono.

DANZA DELL’AMORE DEI CATAMOUNTS

E’ stata definita la danza più scatenata e chiassosa dei semi-selvaggi cowboys. Per quanto concerne il significato simbolico del nome ‘Catamount’, secondo un aneddoto di vita texana significa ‘cavalcata del gatto selvatico’. Pare che nel 1867 il cowboy Andy Carmichael, a seguito di una scommessa perduta avesse dovuto montare in groppa a un gatto selvatico, e che da quel giorno egli sia stato soprannominato ‘Catamount-Andy’ , ossia ‘uno che monta il gatto’.

Dunque sono davvero tante le storie, vere o forse inventate, riguardanti l’amore per la danza.

Cambiano i tempi, i luoghi, i significati delle ballate. Oggi i danzatori vivono esperienze diverse, ma lo spirito resta immutato: condividere con le persone più care momenti di serenità e di allegria.

 

Il Texano