La Conquista del west a tempo di musica

pubblicato in: The Giants

Quando l’arte dei suoni esprime la storia. Il lungo processo di migrazione verso l’Ovest condotto dai popoli europei, con tutto il ricco patrimonio di musiche e canti che lo accompagnava, iniziò in coincidenza con la fine della Guerra di Indipendenza. Fin dal 1790, più di 170 mila persone (in maggior parte irlandesi e scozzesi) avevano già superato le regioni montagnose del Sud verso i territori ad Ovest, come il Kentucky e il Tennessee. Un vasto movimento migratorio che proseguì ininterrottamente per tutto l’Ottocento, giungendo negli angoli più remoti e nascosti del West. A questo processo si accompagnò anche un ricco patrimonio di canzoni popolari. I conducenti dei buoi che trainavano i carri cantavano lavorando, così come i pionieri che vivevano fra mille pericoli, e si impegnavano in un duro mestiere, cantavano la loro nuova vita all’aria aperta. Un sogno duro ma sempre un sogno da vivere giorno dopo giorno. Gli intrattenimenti cittadini (teatri, sale da gioco e altre occasioni di incontro) erano praticamente inesistenti in luoghi dove l’abitato più vicino poteva distare miglia e miglia. Uomini e donne del West cantavano anche per alleggerire le ore di riposo (rare), e in genere – cosa da sottolineare – erano autori delle loro canzoni. Arie dal carattere vigoroso ed energico, con ritmi marcati e melodie dal carattere semplice e al contempo efficaci.
I pionieri erano uomini liberi, abituati ad organizzare il quotidiano secondo i modelli di indipendenza. Furono in grado di sviluppare una propria forma di governo che si sbarazzava dai modelli precedenti, e si fondava su quello spirito di uguaglianza, tipico della Frontiera, basato sul coraggio e sulla forza, che rendevano ogni individuo simile al proprio vicino. Le sparatorie che caratterizzano i film erano assai rare.
Lo stesso spirito di uguaglianza, di indipendenza e di amore per la libertà si ritrova nelle loro canzoni, quelle tradizionali che purtroppo oggi non sono più prese nella giusta considerazione, o addirittura sconosciute abbandonate. Chi ha presente la Country Music di due giganti di passato non proprio recente ma non antico quali Ernest Tubb e Gene Autry alzi la mano… Riceverà un premio.
Da sottolineare un aspetto: i pionieri guardavano con disprezzo la musica popolare dell’Est marittimo (di provenienza inglese), definendo ‘federalist tunes’ i canti aristocratici di quella gente snob con l’immancabile cilindro sul capo.

 

Il Texano