Jim Ringer, un tuffo nel passato da sogno

pubblicato in: The Giants

Calma, serenità, quiete, allegria. Questi i sentimenti che il cantante Jim Ringer ha saputo e sa trasmettere a chi ama il mondo delle praterie, dei saloon, delle atmosfere tipiche dell’Ovest americano.
Un singer sempre alla portata delle persone semplici dal carattere chiaro e forte.
Nato in Arkansas nel 1936 da una famiglia contadina, e scomparso prematuramente a soli 56 anni, il nostro artista ha sempre rispettato la musica tradizionale senza mai considerare l’aspetto prettamente commerciale, vivendo l’esperienza musicale senza dare troppo peso al denaro. Inizia interpretando con voce suadente e chitarra vecchi brani imparati dalla sua famiglia, per poi crearne di propri che gli permettono di raggiungere in California il terzo posto in veste di cantante Country-Western.
I primi successi ottenuti si realizzano dunque nella ‘Terra dell’Oro’, dove ha la possibilità di venire a contatto con vari artisti quali il famoso polistrumentista cieco Kenny Hall.
La popolarità conquistata gli consente di farsi apprezzare in altri Stati, e pubblica alcuni album contraddistinti dal suo ormai proverbiale canto caratterizzato da una naturalezza fascinosa e catturante.
L’incontro con altri artisti è per lui sempre una suggestione creativa: assorbe infatti il meglio di ciascuno di loro, e lo traduce in musica creando forti emozioni sia fra le persona di una certa età che tra i giovani, i quali restano sorpresi, se non incantati, da quella proverbiale capacità interpretativa. Davvero tante le canzoni che di lui hanno fatto un mito. Ne citiamo alcune: la dolce ballata melodiosa “The Hubbardville Store”; la sua prima giovane amata “Rachael” , e ancora “(That Happens Every Day) In Tijuana” stigmatizzata da quella città messicana popolata da fanciulle dagli occhi neri e da immancabili fiumi di tequila. Scontata “The Ballad Of Jesse James” a ricordo del celebre bandito dal cuore d’oro divenuto famoso durante la guerra tra Yankees e Confederati. E ancora “Tramps And Hawkers”: un traditional dove ne sono protagonisti i senzatetto con i loro problemi, le loro storie e i sogni incompiuti. Calma e serenità esprime la composizione “New Harmony”, mentre “Kay” ricorda il ritmo lento del passo di un cavallo. Serenità scherzosa si respira ascoltando con “Bad News”. Ancora dolcezza armonica in “She Sang Hymns Out Of Tune”, e fra i maggiori capolavori ecco “The Seaon Of Maceau” con aperture sonore che ispirano il sapore natalizio. Ricordi dolci godendosi “Bill’s Just A Picture”.
Insomma, Jim Ringer vale proprio la pena di ascoltarlo, di godersi quella voce suggestiva in grado di interrompere e cancellare, almeno per un po’ di tempo, la frenesia e le preoccupazioni di giornata.

 

Il Texano